Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12310 del 19 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12310PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale degli imputati può essere accertata sulla base di elementi probatori indiziari, purché il ragionamento del giudice di merito sia logico e congruamente motivato, senza che la Corte di Cassazione possa procedere a una "rilettura" degli elementi di fatto, essendo il suo sindacato limitato alla verifica dell'esistenza di un apparato argomentativo logico e giuridicamente corretto. Il giudice di merito, infatti, non è vincolato ad accogliere le diverse interpretazioni prospettate dalla difesa, purché la sua decisione risulti sorretta da una motivazione adeguata. Inoltre, l'incompatibilità del giudice deve essere eccepita tempestivamente con lo strumento della ricusazione, mentre l'omessa assunzione di una prova richiesta dall'imputato può essere censurata solo ove risulti decisiva ai fini del giudizio. Infine, l'attenuante del risarcimento del danno deve essere espressamente richiesta nei motivi di gravame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) Bi. Pa. , nato a (OMESSO);

2) Oc. An. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 16-3-2007 della Corte di Appello di Napoli, sezione 3 penale;

visti gli atti, la sentenza ed il procedimento;

udita la relazione fatta dal Consigliere, Dott. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricor…

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