La conferenza di servizi è uno strumento di semplificazione procedimentale che consente all'amministrazione procedente di acquisire in un unico contesto i pareri delle altre amministrazioni portatrici di interessi pubblici interferenti con il proprio. Il ricorso alla conferenza di servizi decisoria, pur non essendo sempre obbligatorio, costituisce la scelta naturale dell'organo procedente in ossequio al principio di buon andamento dell'attività amministrativa, salvo esplicito divieto normativo o circostanze particolari che lo sconsiglino. Nell'ambito della conferenza di servizi, l'amministrazione procedente deve valutare le specifiche risultanze e le posizioni prevalenti espresse, dando particolare rilievo agli interessi di maggiore importanza, anche in assenza di assenso unanime, e motivando adeguatamente la determinazione conclusiva. La mancata convocazione di amministrazioni portatrici di interessi rilevanti, come la Regione Lombardia per la tutela paesaggistica e urbanistica, determina l'illegittimità del provvedimento finale.