Il dolo eventuale si configura quando l'agente, pur non volendo direttamente l'evento lesivo, accetta consapevolmente il rischio che esso si verifichi come conseguenza della propria condotta. Pertanto, integra il delitto di omicidio doloso con dolo eventuale la condotta di chi, nonostante la presenza della vittima in prossimità del veicolo, decide di ripartire improvvisamente, cagionando la caduta e il successivo decesso della stessa a seguito delle gravi lesioni riportate. Tale qualificazione giuridica è desumibile dagli elementi oggettivi della dinamica del fatto, quali la posizione della vittima aggrappata alla portiera, le tracce ematiche lungo il tragitto, le lesioni riportate, incompatibili con la tesi difensiva di mera fatalità o colpa. L'accettazione del rischio di verificazione dell'evento letale è altresì desumibile dalla personalità negativa dell'agente, caratterizzata da precedenti atteggiamenti violenti, che denotano la sua incapacità di contenere i propri impulsi, rendendo necessaria una misura cautelare idonea a scongiurare il pericolo concreto ed attuale di recidiva.