Cassazione civile Sez. I sentenza n. 20828 del 7 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:20828CIV

Massima

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L'appaltatore che richieda maggiori compensi, rimborsi o indennizzi per fatti verificatisi nel corso dell'esecuzione di un appalto pubblico, è tenuto a iscrivere la relativa riserva nel registro di contabilità immediatamente dopo la percezione del fatto lesivo, senza poter attendere la scadenza contrattuale o la redazione del conto finale. La riserva deve essere formulata in modo specifico e documentato, non essendo sufficiente la mera comunicazione di note o segnalazioni alla stazione appaltante. Il mancato rispetto di tali oneri formali comporta l'inammissibilità della richiesta di risarcimento, anche qualora il comportamento della stazione appaltante abbia determinato interruzioni o rallentamenti dei lavori, salvo il caso in cui l'appaltatore dimostri di non aver potuto percepire immediatamente la portata lesiva di tali fatti. Spetta all'appaltatore l'onere di provare sia il momento della percezione del fatto dannoso, sia l'effettiva sussistenza delle interruzioni o rallentamenti addebitati alla stazione appaltante, non essendo sufficiente la mera allegazione di tali circostanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VITRONE Ugo - Presidente

Dott. SALVAGO Salvatore - rel. Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CULTRERA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 4583/2005 proposto da:

SA. S.R.L. (c.f. (OMESSO)), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA VALDAGNO 22, presso l'avvocato BARBERIS Riccardo, che la rappresenta e difende, giusta procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

PROVINCIA DI FIRENZE (c.f. (OMESSO)), in persona del Presidente pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA RICCARDO GRAZIOLI LANTE 16, pr…

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