Cassazione penale Sez. II sentenza n. 22142 del 6 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:22142PEN

Massima

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Il giudice del dibattimento, nel qualificare diversamente la condotta contestata dal pubblico ministero, non può disporre la restituzione degli atti al pubblico ministero ai sensi dell'art. 521 c.p.p., in quanto tale provvedimento costituisce un'abnormità funzionale che determina un'indebita regressione del processo allo stadio delle indagini preliminari, essendo precluso al giudice di imporre al pubblico ministero una diversa qualificazione giuridica del fatto. La qualificazione giuridica del fatto rientra tra le prerogative primarie del giudice, che la esercita giudicando direttamente nel merito, nei limiti di competenza segnati dall'art. 521 c.p.p., senza poter costringere il pubblico ministero a formulare una contestazione fondata su una qualificazione giuridica del fatto che egli non condivide, posto che l'eventuale conflitto tra le divergenti opinioni del pubblico ministero e del giudice viene automaticamente risolto dalla legge a favore del giudice. Pertanto, il provvedimento che si distacchi da tali principi, benché non estraneo al sistema processuale, incorre in abnormità sotto il profilo funzionale, comportando un'indebita regressione del processo allo stadio delle indagini preliminari, senza che tale regressione possa essere giustificata dalla ritenuta individuazione di un reato non contestato, per il quale deve procedersi nelle forme ordinarie ai sensi dell'art. 518 c.p.p., ma senza alcuna possibilità di regressione del processo relativamente ai reati connessi e già in fase di giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI IORIO Giorgio - Presidente

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. MONASTERO Francesco - Consigliere

Dott. ZAPPIA Pietro - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Pescara;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

Viste le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. FRATICELLI Mario, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata;

Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. RENZO Michele.

La Corte osserva:

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza emessa all…

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