Cassazione penale Sez. V sentenza n. 32624 del 16 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:32624PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel dichiarare estinto per prescrizione il reato per il quale in primo grado è intervenuta condanna, è tenuto a decidere sull'impugnazione agli effetti delle disposizioni dei capi della sentenza che concernono gli interessi civili. A tal fine, i motivi di impugnazione proposti dall'imputato devono essere esaminati compiutamente, non potendosi trovare conferma della condanna, anche solo generica, al risarcimento del danno dalla mancanza di prova dell'innocenza dell'imputato secondo quanto previsto dall'art. 129 c.p.p. Qualora la sentenza d'appello non operi un esaustivo apprezzamento sulla responsabilità dell'imputato, essa deve essere annullata limitatamente alla conferma delle statuizioni civili, con rinvio al giudice civile competente per valore in grado d'appello, ai sensi dell'art. 622 c.p.p. Ciò in quanto, venuta meno la possibilità dell'accertamento del reato, non è più competente il giudice penale. Inoltre, il giudice d'appello, nel dichiarare estinto per prescrizione il reato, è tenuto a decidere sull'impugnazione agli effetti civili, esaminando compiutamente i motivi di impugnazione proposti dall'imputato in relazione alla sua responsabilità, non potendo limitarsi ad un mero richiamo apodittico alla motivazione del primo giudice. La mancanza di un esaustivo apprezzamento sulla responsabilità dell'imputato ai fini delle statuizioni civili determina l'annullamento della sentenza con rinvio al giudice civile competente per valore in grado d'appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. MOROSINI E. Maria - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2016 del TRIBUNALE di BIELLA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Sostituto Procuratore Generale che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio al giudice civile.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata, emessa in data 16 novembre 2016, il Tribunale di Biella in funzione di giudice d'appello, in riforma della sentenza…

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