Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3561 del 2017

ECLI:IT:TARNA:2017:3561SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice amministrativo, in sede di giudizio di ottemperanza, è tenuto ad accogliere la domanda di esecuzione del giudicato formatosi su un provvedimento che abbia condannato l'amministrazione al pagamento di una somma di denaro a titolo di equa riparazione per l'irragionevole durata di un processo, ordinando all'amministrazione di adempiere entro un termine perentorio, decorso il quale, in caso di ulteriore inottemperanza, il giudice nomina un commissario ad acta, senza riconoscimento di alcun compenso, individuato tra i dirigenti amministrativi dell'amministrazione soccombente, con esclusione dei titolari di incarichi di Governo, dei capi dipartimento e di coloro che ricoprono incarichi dirigenziali generali. Tuttavia, il pagamento della somma dovuta in esecuzione del giudicato può essere effettuato solo previa verifica, da parte dell'amministrazione o del commissario ad acta, dell'avvenuto assolvimento, da parte del creditore, degli obblighi di comunicazione previsti dalla legge, consistenti nella presentazione di una dichiarazione attestante la mancata riscossione di somme per il medesimo titolo, l'esercizio di azioni giudiziarie per lo stesso credito, l'ammontare degli importi che l'amministrazione è ancora tenuta a corrispondere e la modalità di riscossione prescelta. In sede di giudizio di ottemperanza, il giudice può inoltre condannare l'amministrazione al pagamento delle sole spese successive al giudicato, funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza, quali quelle relative alla pubblicazione della sentenza, all'esame ed alla notifica della medesima, alle spese di registrazione, di esame, di copia e di notificazione, nonché le spese e i diritti di procuratore relativi all'atto di diffida, escludendo le eventuali spese non funzionali all'introduzione del giudizio di ottemperanza, quali quelle di precetto o relative a procedure esecutive risultate non satisfattive.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/07/2017

N. 03561/2017 REG.PROV.COLL.

N. 05693/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5693 del 2014, proposto da:
((omissis)) in qualità di erede di ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Napoli, via S.Giacomo dei Capri n.125;

contro

Ministero della Giustizia, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso per legge dall'Avvoc. Distrett. dello Stato di Napoli, domiciliataria in Napoli, via Diaz, 11;

per l'ottemperanza

al giudicato formatosi sul decreto n.1035/2008 rep. 3048/08 emesso il 4.6.2008 dalla corte di appello di Napoli, I sez. civ.;

Visti il ricorso e i relativi…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.