Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 15143 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15143SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è atto dovuto quando l'opera abusiva rientra nelle tipologie non suscettibili di sanatoria ai sensi della legge n. 326/2003 e della legge regionale n. 12/2004, in quanto realizzata in assenza di titolo edilizio e in contrasto con la normativa urbanistica ed edilizia, su immobili sottoposti a vincoli paesaggistici, ambientali e di aree protette, preesistenti alla realizzazione dell'intervento. In tali casi, l'Amministrazione non è tenuta a una motivazione analitica, essendo sufficiente il riferimento all'abusività dell'opera e al suo contrasto insanabile con la disciplina vigente. La scelta del legislatore regionale di ampliare le categorie di opere non sanabili, rispetto alla disciplina statale, è stata ritenuta legittima dalla Corte Costituzionale in ragione della maggiore tutela dei beni ambientali e paesaggistici perseguita dalla Regione.

Sentenza completa

Pubblicato il 24/07/2024

N. 15143/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05713/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5713 del 2017, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, Viale dell’Astronomia, n. 5;

contro

Comune di Sabaudia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, non costituito in giudizio;

per l’annullamento

del diniego di condono edilizio n. 281, adottato dal Comune di Sabaudia in data 14 marzo 2017;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti tutti gli atti della causa;

Visto l’art. 87, comma 4-bis, cod. proc. amm.;

Relatore all’udienza strao…

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