Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 723 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:723SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare la legittimità di un'ordinanza comunale di rimozione e ripristino dello stato dei luoghi in relazione a opere edilizie realizzate in difformità rispetto ai titoli abilitativi, afferma il seguente principio di diritto: La valutazione dell'abuso edilizio presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate, dovendosi valutare l'insieme degli interventi nel loro contestuale impatto edilizio e non il singolo intervento. L'opera edilizia abusiva va identificata con riferimento all'immobile o al complesso immobiliare, essendo irrilevante il frazionamento dei singoli interventi avulsi dalla loro incidenza sul contesto immobiliare unitariamente considerato. Inoltre, nel verificare l'unitarietà o la pluralità degli interventi edilizi, non può tenersi conto del solo profilo strutturale, ma deve prendersi in esame anche l'elemento funzionale, al fine di verificare se le varie opere, pur strutturalmente separate, siano tuttavia strumentali al perseguimento del medesimo scopo pratico. Ne consegue che per le opere realizzate in assenza o in difformità dai titoli abilitativi, alla luce della necessità di valutare unitariamente, sotto il profilo funzionale, gli interventi effettuati sull'immobile, si deve applicare il regime edilizio sanzionatorio derivante dall'unitarietà delle opere realizzate e non quello astrattamente applicabile per gli interventi atomisticamente valutati. Pertanto, l'ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi adottata dal Comune in relazione a opere edilizie realizzate in difformità rispetto ai titoli abilitativi, pur potendo riguardare anche singoli interventi di limitata portata, è legittima laddove l'insieme degli interventi abusivi, valutati nel loro contesto unitario, abbia determinato un pregiudizio al regolare assetto del territorio. In tali casi, il principio di proporzionalità non può essere invocato, in quanto la demolizione costituisce un atto dovuto, non suscettibile di gradualismo sanzionatorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 13/03/2024

N. 00723/2024 REG.PROV.COLL.

N. 02245/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2245 del 2020, proposto da
Antonio Casoppero, Simona Rivolta e Vale.Scavi S.r.l., rappresentati e difesi dagli avvocati Giorgio Locarno e Luciano Salomoni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso lo studio dell’avv. Luciano Salomoni in Milano, via Caradosso, 8;

contro

Comune di Lonate Pozzolo, in persona del Sindaco in carica
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Romano Rotelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

nei confronti

Impresa Vulcano S.r.l., non costituita;
Unione dei Comuni Lomb…

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