Il termine perentorio di sessanta giorni previsto dall'art. 159, comma 3, del D.Lgs. n. 42/2004 per l'esercizio del potere di annullamento da parte della Soprintendenza di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune non può essere interrotto dalla mera richiesta di integrazione documentale che non incida direttamente sull'esercizio della funzione di tutela del paesaggio, come nel caso di richiesta di atti deliberativi regionali già pubblicati e facilmente reperibili. Inoltre, anche nell'ipotesi di interruzione del termine per la richiesta di integrazione, il termine complessivo non può superare i novanta giorni, computati a partire dal ricevimento della documentazione integrativa, in applicazione del combinato disposto degli artt. 159 del D.Lgs. n. 42/2004 e 6, comma 6-bis, del D.M. n. 495/1994. Il mancato rispetto di tali termini perentori comporta l'illegittimità del provvedimento di annullamento dell'autorizzazione paesaggistica adottato dalla Soprintendenza.