Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42619 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42619PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. richiede la prova di un vincolo associativo stabile e duraturo, finalizzato alla commissione di una pluralità di reati, caratterizzato da un programma criminoso comune e da un'organizzazione idonea al suo perseguimento, con ruoli e compiti definiti tra i partecipi. Tuttavia, la mera contestazione di reati-fine, anche se gravi, non è di per sé sufficiente a integrare gli elementi costitutivi del reato associativo, essendo necessario valutare complessivamente gli elementi probatori, senza presumere automaticamente l'esistenza di un'associazione criminale a fronte di singoli episodi delittuosi. Inoltre, ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice deve tenere conto non solo della gravità dei fatti contestati, ma anche della loro collocazione temporale, verificando se il soggetto abbia successivamente mantenuto un atteggiamento analogo, tale da far ritenere attuale il pericolo di reiterazione. Pertanto, il mero richiamo a condotte violente, anche se gravi, commesse in passato, non è sufficiente a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, ove non vi siano elementi che facciano presumere il perdurare di un atteggiamento criminoso attuale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI PALERMO;
avverso l'ordinanza emessa il 27.3.2015 dal Tribunale di Palermo -Sezione per il riesame nei confronti di:
(OMISSIS);
letti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;
udita la relazione fatta dal consigliere Dott. (OMISSIS);
udite le conclusioni del sostituto procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'avv. (OMISSIS), difensore di fiducia di (OMISSIS), c…

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