Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18293 del 11 aprile 2017

ECLI:IT:CASS:2017:18293PEN

Massima

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Il reato di estorsione si distingue dalla truffa consumata attraverso la prospettazione di un pericolo non reale in base alla concreta efficacia coercitiva della minaccia, valutata ex ante indipendentemente dalla effettiva realizzabilità del male prospettato. Ricorre l'estorsione quando il male minacciato si presenta irresistibile e coarta la volontà della vittima, mentre si configura la truffa quando la minaccia del pericolo irrealizzabile, per la sua intrinseca consistenza, non ha capacità coercitiva, ma si limita ad influire sul processo di formazione della volontà deviandolo attraverso l'induzione in errore. L'aggravante del metodo mafioso non richiede l'accertamento dell'appartenenza del soggetto ad un sodalizio criminale o che egli agisca per conto dello stesso, essendo sufficiente che utilizzi un metodo che per sua natura sviluppa una forza intimidatrice potenziata in forza del richiamo, anche implicito, all'agire tipico di quel genere di sodalizio. Il giudice penale, nel pronunciarsi sulla domanda risarcitoria proposta dalla parte civile, può stabilire in relazione al caso concreto se debba valorizzarsi la funzione sanzionatoria della pronuncia risarcitoria, meno astretta alla concreta entità del danno, ovvero la funzione compensativa e riparatoria, più strettamente legata alla prova del quantum del danno, essendo sufficiente che indichi le circostanze di fatto da lui considerate nel compimento della valutazione equitativa e del percorso logico che lo ha condotto a quel determinato risultato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS)
avverso la sentenza/ordinanza n. 2483/2016 CORTE APPELLO di PALERMO, del 24/06/2016;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA AIELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Cuomo Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza del 24/6/2016 la Corte d'Appello di Pa…

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