Il vincolo di destinazione a parcheggio pertinenziale ex art. 41 sexies della l. n. 1150/1942, gravante su una porzione di un lotto di proprietà, a beneficio di un fabbricato contiguo, determina una limitazione legale della proprietà privata per scopo di pubblico interesse, assimilabile alla costituzione di una servitù prediale, che incide esclusivamente sulla facoltà di utilizzo del bene (ius utendi), senza comportare alcuna cessione o asservimento della corrispondente cubatura edificatoria, e quindi senza ridurre la capacità edificatoria complessiva del lotto gravato. Pertanto, la presenza di tale vincolo pertinenziale non può essere ostativa al rilascio di un permesso di costruire sull'intero lotto, purché la superficie residua sia conforme ai parametri urbanistici minimi previsti dalle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale. Inoltre, la mera incongruenza rappresentativa della superficie di parcheggio pertinenziale tra gli elaborati grafici a corredo di una nuova istanza di permesso di costruire e quelli relativi a precedenti titoli edilizi, non è di per sé sufficiente a legittimare il diniego del nuovo titolo, in assenza di una comprovata modifica della destinazione d'uso dell'area o di un accertato superamento dei limiti di legge relativi agli spazi da riservare a parcheggio.