Consiglio di Stato sentenza n. 364 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:364SENT

Massima

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MASSIMA GIURIDICA Il diritto al risarcimento del danno conseguente all'adozione di un provvedimento amministrativo illegittimo non è subordinato al previo annullamento giurisdizionale dell'atto lesivo, essendo l'azione risarcitoria autonoma rispetto all'azione di annullamento. Pertanto, il termine di prescrizione quinquennale dell'azione risarcitoria decorre dalla data di adozione del provvedimento illegittimo e non dal passaggio in giudicato della sentenza di annullamento, salvo che l'azione di annullamento, pur non costituendo il prodromo necessario per il risarcimento, sia comunque idonea ad interrompere il termine di prescrizione dell'azione risarcitoria in virtù del principio di effettività della tutela giurisdizionale. Tuttavia, perché il danno sia risarcibile, è necessario che esso sia ingiusto, ossia lesivo di una situazione giuridica tutelata dall'ordinamento. Pertanto, non è risarcibile il danno derivante dall'esecuzione di un provvedimento amministrativo illegittimo che abbia inciso su una situazione giuridica soggettiva priva di tutela, come nel caso in cui il provvedimento abbia impedito l'esercizio di un'attività in assenza di un valido titolo giuridico per la detenzione del bene su cui essa insisteva. Parimenti, non sussiste il nesso di causalità giuridicamente rilevante tra l'illegittimità del provvedimento e il danno lamentato, qualora quest'ultimo sia riconducibile a una causa diversa e antecedente, quale la cessazione del rapporto contrattuale che legittimava la detenzione del bene.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale

Sezione Quinta
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 5822 del 2017, proposto da

Pa. Ia., rappresentato e difeso dagli avvocati Vi. Ce. Ir., Em. Pu., con domicilio eletto presso lo studio Vi. Ce. Ir. in Roma, via (...);

contro
Comune di (omissis), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Ca. Sc., con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Teramo, via (...);

per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per l'Abruzzo Sezione Prima n. 00019/2017, resa tra le parti.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di (omissis);
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell'udienza pubblica d…

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