Il contratto per l'acquisto di prestazioni sanitarie da parte di strutture private operanti in regime di accreditamento rappresenta uno strumento essenziale per garantire l'erogazione di servizi sanitari in conformità ai principi di economicità, efficienza ed efficacia del sistema sanitario pubblico. L'approvazione di tale schema contrattuale da parte del Commissario ad acta per l'attuazione del Piano di Rientro dai disavanzi del settore sanitario regionale costituisce un atto necessario e legittimo per il perseguimento dell'equilibrio economico-finanziario del servizio sanitario regionale, nel rispetto del principio di buon andamento della pubblica amministrazione. La rinuncia al ricorso da parte dell'associazione ricorrente, intervenuta a seguito della sottoscrizione dei contratti di budget per l'anno 2015, evidenzia come il contratto approvato abbia rappresentato uno strumento idoneo a contemperare gli interessi delle strutture private accreditate con le esigenze di programmazione e contenimento della spesa sanitaria pubblica. Il Tribunale Amministrativo Regionale, dichiarando l'estinzione del giudizio per rinuncia, ha riconosciuto la legittimità dell'atto impugnato, in quanto espressione di un corretto esercizio dei poteri attribuiti al Commissario ad acta per il risanamento del servizio sanitario regionale.