Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 11714 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11714PEN

Massima

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Il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico protetto, previsto dall'art. 615-ter c.p., si configura non solo quando l'accesso è effettuato da un soggetto non autorizzato, ma anche quando il soggetto autorizzato all'accesso per determinate finalità istituzionali se ne avvalga per scopi diversi e non consentiti, in violazione dei limiti e delle condizioni che giustificavano il rilascio delle credenziali di accesso. L'accesso legittimo diviene abusivo quando il titolare della password o del codice di accesso se ne serva per finalità estranee a quelle per le quali gli erano stati attribuiti, in modo da violare la volontà, espressa o tacita, di chi ha il diritto di escluderlo dal sistema. La norma sanziona pertanto non solo l'introduzione abusiva di un soggetto non autorizzato, ma anche il mantenimento abusivo all'interno del sistema da parte di chi, pur essendo legittimato all'accesso, se ne avvalga per scopi diversi da quelli istituzionali. Ciò in quanto l'art. 615-ter c.p. mira a tutelare non solo la riservatezza e l'integrità del sistema informatico, ma anche la correttezza e la legittimità dell'utilizzo delle credenziali di accesso da parte dei soggetti autorizzati, a garanzia del buon andamento e dell'imparzialità della pubblica amministrazione. Pertanto, anche l'accesso legittimo può integrare il reato di cui all'art. 615-ter c.p. quando sia effettuato per finalità estranee a quelle istituzionali, in violazione dei limiti e delle condizioni che ne giustificavano l'attribuzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GI. N. IL (OMESSO);

2) SA. GI. N. IL (OMESSO);

3) TR. AL. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 1792/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 19/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/02/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA Vito;

Udite le conclusioni rassegnate dal Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. I…

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