Consiglio di Stato sentenza n. 5630 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:5630SENT

Massima

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L'autorizzazione paesaggistica e la concessione comunale per l'installazione di un chiosco su area pubblica hanno una durata limitata nel tempo, determinata dalla normativa di riferimento e dagli atti amministrativi che le hanno rilasciate. Trascorso il termine di validità, senza che siano intervenute proroghe espresse previste dalla legge, il manufatto deve essere rimosso, in quanto privo di titolo legittimante la sua permanenza. Le norme che dispongono proroghe di concessioni e autorizzazioni, come l'art. 1, comma 18, della L. n. 194/2009 e l'art. 1 della L.R. Sardegna n. 8/2013, si applicano esclusivamente agli atti aventi ad oggetto il demanio marittimo e le aree ad esso limitrofe, e non possono essere estese a manufatti realizzati su suolo di proprietà comunale. Analogamente, la proroga di un anno prevista dall'art. 30, comma 3, del D.L. n. 69/2013 per le autorizzazioni paesaggistiche non trova applicazione quando, alla data di entrata in vigore della norma, l'autorizzazione risultava già scaduta per decorso del termine quinquennale di validità stabilito dalla legge. Pertanto, in assenza di validi titoli abilitativi, il Comune è legittimato a ordinare la rimozione del manufatto, senza che ciò comporti alcuna responsabilità risarcitoria a suo carico.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/07/2022

N. 05630/2022REG.PROV.COLL.

N. 09678/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9678 del 2015, proposto da
Giovanni Sestilio Caddeo, in proprio e in qualità di legale rappresentante della Sev Center 2000 S.a.s., di Caddeo Giovanni Sestilio & C., rappresentati e difesi dagli avvocati Mauro Barberio e Stefano Porcu, elettivamente domiciliati presso la Segreteria del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro, 13;

contro

Comune San Vero Milis, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Luca Casula, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Oristano, via Brunelleschi 48;

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