Cassazione penale Sez. I sentenza n. 52461 del 16 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:52461PEN

Massima

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Il dolo del tentato omicidio sussiste quando l'azione posta in essere dall'agente, valutata ex ante in base alle sue caratteristiche oggettive e alle modalità di realizzazione, risulti idonea a cagionare la morte della vittima, a prescindere dall'effettiva gravità delle lesioni prodotte o dal mancato verificarsi dell'evento morte per l'intervento di fattori esterni. L'elemento soggettivo del dolo omicidiario può essere desunto in via indiziaria da una pluralità di elementi, quali il comportamento antecedente e susseguente al reato, la natura e le caratteristiche intrinseche del mezzo offensivo utilizzato, le parti del corpo della vittima attinte, la reiterazione dei colpi e le ragioni della mancata verificazione dell'evento, senza che assuma rilievo dirimente la modesta entità delle lesioni cagionate, qualora la condotta risulti oggettivamente idonea a provocare la morte. Pertanto, il fatto deve essere qualificato come tentato omicidio e non come lesioni personali, quando l'azione aggressiva, valutata complessivamente, risulti orientata al fine di cagionare la morte della vittima, anche se tale risultato non si sia verificato per cause indipendenti dalla volontà dell'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. NOVIK Adet Toni - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/02/2016 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BONI MONICA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa MARINELLI FELICETTA;
Il P.G. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
Udito il difensore;
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di LECCE in difesa di (OMISSIS…

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