Il proprietario di un immobile che abbia realizzato opere edilizie in assenza di titolo abilitativo è tenuto a provare la data di realizzazione delle stesse, al fine di accedere al condono edilizio, secondo il principio generale di cui all'art. 2697 c.c. Qualora il proprietario non riesca a fornire tale prova, l'Amministrazione è legittimata a negare la concessione edilizia in sanatoria e a disporre la demolizione dell'opera, anche in presenza di un'istanza di condono, ove l'intervento edilizio risulti in contrasto con la normativa urbanistica vigente. L'Amministrazione, in tali casi, non è tenuta a comunicare l'avvio del procedimento prima dell'adozione del provvedimento di diniego, in quanto il carattere necessitato di quest'ultimo rende tale comunicazione superflua. Inoltre, il mero decorso del termine di 24 mesi dalla presentazione dell'istanza di condono non determina la formazione di un silenzio-assenso, in presenza di un accertato contrasto dell'opera con la disciplina urbanistica.