Cassazione penale Sez. III sentenza n. 6627 del 12 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:6627PEN

Massima

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Il giudice della cautela, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'adozione di una misura cautelare personale, deve compiere un incisivo giudizio prognostico di "elevata probabilità di colpevolezza", fondato su un quadro indiziario solido e coerente, senza che possa integrare vizio di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze delle indagini. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'esame del contenuto dell'atto impugnato e alla verifica dell'adeguatezza e della congruenza del tessuto argomentativo riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza possibilità di controllo delle risultanze o del loro apprezzamento da parte del giudice. In tema di misure cautelari personali, le dichiarazioni della persona offesa hanno natura indiziaria e concorrono alla formazione di un giudizio di probabilità di colpevolezza, senza necessità di riscontri esterni. Il reato di sfruttamento della prostituzione si configura anche in presenza di un solo atto di sfruttamento, a prescindere dalla qualifica di "persona dedita alla prostituzione" della vittima, essendo sufficiente la partecipazione, anche occasionale, ai guadagni provenienti dal commercio del proprio corpo, con la volontà consapevole di ricevere denaro o altra utilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. ORILIA Lorenzo - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di CATANIA in data 2/04/2013;

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessio Scarcella;

sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. Canevelli Paolo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 2/04/2013,…

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