Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52602 del 18 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52602PEN

Massima

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Il delitto di danneggiamento aggravato dalla minaccia alla persona, previsto dall'articolo 635 comma 1 e 2 n. 1 del codice penale, è reato procedibile d'ufficio che esula dalla competenza per materia del giudice di pace, rientrando invece nella competenza del tribunale monocratico ai sensi dell'articolo 33-ter comma 2 del codice di procedura penale. Pertanto, il giudice di pace, di fronte a un reato che esuli dalla sua competenza per materia, deve dichiarare la propria incompetenza ai sensi dell'articolo 23 del codice di procedura penale e ordinare la trasmissione degli atti al pubblico ministero presso il giudice competente, anziché prosciogliere definitivamente l'imputato per mancanza di una condizione di procedibilità, come la remissione di querela, senza considerare che il reato di danneggiamento aggravato è procedibile d'ufficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi G. - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI ANCONA;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 134/2013 GIUDICE DI PACE di PESARO, del 19/02/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/12/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI GIOVANNI LOMBARDO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per l'annullamento con rinvio …

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