Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così espresso: Il giudice, nell'esercizio del proprio potere di controllo sull'operato della pubblica amministrazione, è tenuto a verificare la legittimità sostanziale e procedurale degli atti adottati, anche in relazione al rispetto dei principi costituzionali di eguaglianza, ragionevolezza e proporzionalità. Tale verifica deve essere effettuata con particolare rigore quando gli atti incidono su diritti e interessi di rilevanza costituzionale, come il diritto di difesa e il diritto di accesso ai pubblici uffici. Pertanto, il giudice è chiamato a valutare attentamente la congruità e la proporzionalità delle sanzioni irrogate dalla pubblica amministrazione, al fine di assicurare il giusto bilanciamento tra l'esigenza di tutela dell'interesse pubblico e la salvaguardia dei diritti individuali. In tale contesto, il giudice deve altresì verificare la legittimità costituzionale delle norme di legge che attribuiscono alla pubblica amministrazione poteri sanzionatori, al fine di scongiurare possibili violazioni dei principi fondamentali dell'ordinamento.