L'autorità statale competente a pronunciare l'eventuale annullamento di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'autorità regionale o locale è tenuta a comunicare all'interessato l'avvio del relativo procedimento, ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge n. 241/1990, salvo che la conoscenza dell'inizio del procedimento non sia intervenuta aliunde. Tale obbligo di comunicazione non può ritenersi assolto dalla semplice indicazione della soggezione al potere ministeriale contenuta nell'autorizzazione paesaggistica, né dalla mera indicazione del Ministero tra i destinatari dell'atto, in quanto tali elementi non garantiscono che la pratica sia stata effettivamente trasmessa all'autorità statale e che questa l'abbia ricevuta. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento da parte dell'autorità statale competente all'annullamento dell'autorizzazione paesaggistica rilasciata dall'autorità regionale o locale determina l'illegittimità del provvedimento di annullamento, a prescindere dal fatto che il procedimento si sia svolto prima o dopo la modifica regolamentare introdotta con il D.M. n. 165 del 19.6.2002, che ha modificato l'art. 4 del D.M. 13.6.1994 n. 495, in quanto l'onere di cui all'art. 7, comma 1, della L. n. 241/1990 viene soddisfatto soltanto dalla formale comunicazione ad opera dell'autorità statale competente a pronunciare l'eventuale annullamento dell'autorizzazione paesaggistica.