Cassazione penale Sez. II sentenza n. 52244 del 7 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52244PEN

Massima

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Il rispetto del termine perentorio per la decisione sulla richiesta di riesame di un provvedimento cautelare è rimesso alla scelta della parte, la quale può depositare l'istanza presso la cancelleria del tribunale competente, con conseguente applicazione dei termini di cui all'art. 309, comma 5, c.p.p., oppure presso altra autorità giudiziaria, ai sensi dell'art. 582 c.p.p., caso in cui i termini decorrono dalla data di ricezione della richiesta presso la cancelleria del tribunale del riesame, senza che possa essere posto a carico di quest'ultimo il periodo necessario per la trasmissione dell'atto depositato presso diversa autorità. Pertanto, avvalendosi della facoltà di deposito presso altra autorità, è la parte stessa che rinuncia alla procedura di massima celeritàe accetta che i termini di cui al comma 5 dell'art. 309 c.p.p. decorrono dalla data di ricezione dell'istanza di riesame presso la cancelleria del tribunale competente, senza che ciò comporti alcuna irrazionalità o disparità di trattamento nella disciplina normativa. Inoltre, qualora la richiesta di riesame sia presentata presso una cancelleria diversa da quella del tribunale competente, il termine perentorio di cinque giorni per la trasmissione degli atti a quest'ultimo, previsto dall'art. 309, comma 5, c.p.p., decorre dal giorno in cui la richiesta perviene alla cancelleria del tribunale del riesame, e non già dal giorno della sua presentazione o proposizione, non potendosi ipotizzare a carico del presidente del tribunale l'adempimento dell'obbligo di immediato avviso prima della ricezione della richiesta. Infine, la valutazione in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, rientra nell'ambito del giudizio di merito, non sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente e logicamente motivato sulla base delle specifiche circostanze di fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazi - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/06/2016 del TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. IGNAZIO PARDO;
sentite le conclusioni del PG Dott. ROMANO GIULIO, che ha chiesto dichiararsi il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con ordinanza in data 20 giugno 2016 il Tribunale della liberta' di l'Aquila rigettava l'istanza di riesame avanzata da (OMISSIS), avverso l'ordinanza emessa dal G.I.P. pre…

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