Cassazione penale Sez. I sentenza n. 10808 del 30 marzo 2020

ECLI:IT:CASS:2020:10808PEN

Massima

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Il riconoscimento della circostanza attenuante della lieve entità del fatto, prevista dalla L. n. 110 del 1975, art. 4, comma 3, per il porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, non è incompatibile con l'esclusione della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p., in quanto quest'ultima presuppone una minore offensività rispetto alla semplice attenuazione del reato. L'esclusione della causa di non punibilità può essere adeguatamente motivata con riferimento a circostanze, come l'ora notturna e la condizione di pluripregiudicato dell'imputato, che escludono la minima offensività della condotta. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è subordinato all'esistenza di positivi elementi di valutazione, la cui mancanza non rende illogico il mancato riconoscimento, specie quando la pena sia già stata ridotta per l'applicazione dell'attenuante speciale. Infine, la determinazione della pena nel minimo edittale o in sua prossimità non richiede un'analitica motivazione, essendo sufficiente il richiamo alla dinamica complessiva del fatto e alle caratteristiche dell'oggetto confiscato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CENTOFANTI Francesc - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/12/2018 del Tribunale di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dai consigliere Dott. Francesco Centofanti;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Pedicini Ettore, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso:
udito, in difesa dell'imputato, l'avvocato (OMISSIS), in sostituzione, che ha chiesto accogliersi il ricorso.
RITENUTO IN…

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