Tribunale Amministrativo Regionale Calabria - Reggio Calabria sentenza n. 101 del 2020

ECLI:IT:TARRC:2020:101SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di un immobile, adottato a seguito dell'accertamento di inottemperanza all'ordine di demolizione, è illegittimo qualora risulti pendente il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di diniego del permesso di costruire in sanatoria e l'ordine di demolizione, in quanto ciò comporta il travisamento dei fatti da parte dell'amministrazione. L'amministrazione non può procedere all'acquisizione gratuita di un immobile al proprio patrimonio in assenza della definitività dei provvedimenti ripristinatori, essendo necessario attendere la conclusione del giudizio pendente avverso gli stessi. Il principio di diritto è che l'adozione di un provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale, a seguito di accertata inottemperanza all'ordine di demolizione, presuppone la definitività dei provvedimenti ripristinatori, non essendo sufficiente il mero decorso del termine per impugnare gli stessi qualora risulti pendente un giudizio avverso di essi. L'amministrazione non può ignorare la pendenza di un giudizio che mette in discussione la legittimità dei provvedimenti ripristinatori, in quanto ciò comporta un travisamento dei fatti che inficia la legittimità del successivo provvedimento di acquisizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 14/02/2020

N. 00101/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00302/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria

Sezione Staccata di Reggio Calabria

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 302 del 2015, proposto da Francesco Tarsia, Bartolomeo Fabio Tarsia e Lucia Concetta Tarsia, rappresentati e difesi dall'avvocato Carmine Elia, con domicilio eletto presso il proprio studio in Reggio Calabria, via Magna Grecia 1/G;

contro

Comune di Reggio Calabria, in persona del legale rappresentante
pro tempore
non costituito in giudizio;

e con l'intervento di

ad opponendum:
Rosa Orsola Alampi, rappresentata e difesa dagli avvocati Carmelo Moschella, Raffaele Tommasini e Daniela Maria Alampi, con domicilio digitale come da PEC da registri di giustizia…

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