Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5591 del 2012

ECLI:IT:TARLAZ:2012:5591SENT

Massima

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Il rilascio di una concessione di occupazione di suolo pubblico (o.s.p.) può essere legittimamente negato dall'amministrazione comunale qualora sussistano validi motivi ostativi, quali: 1. La persistenza di un abuso nell'occupazione del suolo pubblico non ancora sanato dal richiedente, in applicazione dell'art. 7, comma 3, della deliberazione C.C. n. 119/2005, che impedisce il rilascio della concessione fino alla rimozione della violazione e all'estinzione dei relativi debiti. L'amministrazione ha l'onere di verificare l'effettiva cessazione dell'abuso e l'integrale pagamento delle sanzioni, prima di poter procedere al rilascio della concessione richiesta. 2. La presenza di un divieto di sosta permanente con zona rimozione sull'intera via interessata dall'o.s.p., necessario per assicurare la fluidità della circolazione veicolare e pedonale, ai sensi degli artt. 20 e 157 del Codice della strada. In tal caso, l'amministrazione può legittimamente negare il rilascio della concessione, in esercizio del proprio potere discrezionale, anche in assenza di un'espressa previsione regolamentare, valutando le concrete esigenze di viabilità e sicurezza pubblica. L'amministrazione non è tenuta a motivare in modo analitico il proprio diniego qualora si sia conformata al parere obbligatorio ma non vincolante espresso dall'organo competente (nella specie, la Polizia Municipale), salvo che non intenda discostarsi dalle sue conclusioni. Inoltre, la mera presenza di altre occupazioni di suolo pubblico nella medesima via non costituisce di per sé elemento sufficiente a dimostrare una disparità di trattamento, in assenza di una puntuale dimostrazione della loro legittimità e delle relative circostanze di fatto.

Sentenza completa

N. 04812/2011
REG.RIC.

N. 05591/2012 REG.PROV.COLL.

N. 04812/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4812 del 2011, proposto dalla:
società Anima e Sapori s.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avv. Fabrizio Pellegrino e Francesco Pignatiello, con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Fabrizio Pellegrino, in Roma, piazza di S. Andrea Valle n. 6;

contro

Roma Capitale, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Sergio Siracusa, elettivamente domiciliato presso gli uffici, in Roma, via Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento

della nota di Roma capitale di cui al prot. n. 17289 del 4.3.2011 di diniego della domanda d…

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