Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14779 del 24 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:14779PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati di truffa e appropriazione indebita, nonché di alterazione di targhe e contraffazione di documenti, può essere desunta da una pluralità di elementi probatori, quali denunce delle persone offese, risultanze delle intercettazioni telefoniche, attività di osservazione e pedinamento della polizia giudiziaria, ripetitività e rilevante numero dei reati-fine, similitudini nel modus operandi e fitte relazioni intersoggettive tra gli indagati. Tuttavia, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è necessario che tali elementi dimostrino non solo la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ma anche l'attualità e concretezza delle esigenze cautelari, tenuto conto del tempo trascorso dalla commissione dei fatti e dell'assenza di recenti condotte rilevanti da parte dell'indagato. In particolare, il mero riferimento all'operatività dell'associazione, senza ulteriori elementi che consentano di ritenere l'indagato ancora intraneamente partecipe o comunque attivamente coinvolto, non è sufficiente a giustificare l'applicazione di una misura cautelare, specie se di natura personale e incidente sull'attività lavorativa dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 19/05/2016 del TRIB. LIBERTA' di SALERNO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere VINCENZO TUTINELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. LUIGI CUOMO che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con ordinanza in data 28 maggio 2016, all'esito dell'udienza 19 maggio 2016, il Tribunale di Salerno - in funzione di giudice del riesame cautelare - …

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