Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23000 del 13 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23000PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La pronuncia di una sentenza di condanna per il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa, anche in assenza della motivazione della sentenza stessa, costituisce un fatto nuovo che legittima l'emissione di una misura cautelare personale, in quanto elemento idoneo a fondare la presunzione relativa di pericolosità sociale dell'imputato e la presunzione assoluta di adeguatezza della sola custodia cautelare in carcere, ai sensi dell'art. 275, comma 3, c.p.p. Tali presunzioni, che operano in tutti i casi in cui si proceda per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p., non possono essere superate dalla mera circostanza del decorso del tempo dalla commissione dei fatti, né dalla dimostrazione di un comportamento ossequioso delle prescrizioni imposte o di un radicamento lavorativo e familiare nel territorio, in assenza di elementi che comprovino l'effettivo e irreversibile allontanamento dell'imputato dal gruppo criminale di riferimento o la rescissione dei vincoli che lo legavano al sodalizio mafioso. Pertanto, il giudice della cautela, in presenza della sentenza di condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., non è gravato dall'onere di argomentare in positivo circa la sussistenza o la permanenza delle esigenze cautelari, essendo sufficiente il riferimento al titolo di reato per il quale è intervenuta la pronuncia di condanna, senza necessità di una rinnovata valutazione critica degli elementi di prova.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SCARLINI Enrico V.S - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/12/2021 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
lette/sentite le conclusioni del PG PIETRO GAETA;
Il Proc. Gen. conclude riportandosi alle conclusioni gia' depositate;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso e insiste per l'accoglimento dello stesso;
L'avvocato (OMISSIS), si riporta ai motivi di ricorso…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.