Cassazione penale Sez. V sentenza n. 24489 del 5 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24489PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione per delinquere può essere integrata anche dal soggetto che, pur avendo rapporti personali con uno solo dei membri del sodalizio criminoso, sia consapevole di apportare un contributo ai programmi dell'associazione, essendo irrilevante che il suo ruolo sia limitato a quello di mero "cavallo" o vettore per la distribuzione degli stupefacenti, atteso che il capo di imputazione faccia comunque riferimento ad una organizzazione più ampia, dedita a diverse attività illecite connesse al traffico di droga. La brevità del periodo in cui si collocano i contatti tra l'imputato e l'altro associato non esclude la responsabilità penale, in quanto il vincolo associativo può risultare anche laddove il soggetto, nel relazionarsi a quel solo appartenente al sodalizio, operi nella consapevolezza di apportare un contributo ai programmi di un'associazione che comunque sappia esistente. Il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione degli elementi probatori compiuta dai giudici di merito, se non quando risulti viziato il discorso giustificativo sulla loro capacità dimostrativa, essendo preclusa la rilettura degli elementi di fatto e l'adozione di nuovi o diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte di appello di Reggio Calabria emessa il 29/11/2011;

visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Paolo Micheli;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FRATICELLI Mario, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Il difensore di (OMISSIS) ricorre avverso la sentenza della …

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