Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21351 del 28 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21351PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La continuazione tra più reati della stessa specie, ai fini dell'applicazione dell'art. 81 c.p., presuppone la prova di un'anticipata ed unitaria ideazione di tali violazioni, almeno a grandi linee, da parte del reo, situazione ben diversa da una mera inclinazione a reiterare illeciti della medesima natura, anche se dovuta a un bisogno persistente, a una scelta di vita o a un programma generico di attività delittuosa. Tale prova, che investe l'inesplorabile interiorità psichica del soggetto, deve di regola essere ricavata da indici esteriori significativi, alla luce dell'esperienza e del dato progettuale sottostante alle condotte poste in essere, quali l'omogeneità delle azioni, il bene giuridico offeso, il contenuto intervallo temporale, la sistematicità e le abitudini programmate di vita. Tali indizi hanno normalmente carattere sintomatico e non direttamente dimostrativo, sicché l'accertamento deve assumere il carattere di effettiva dimostrazione logica, non potendo essere affidato a semplici congetture o presunzioni. In mancanza di chiarimenti da parte dell'interessato, unico a conoscere direttamente la fase ideativa, il giudice può rigettare la domanda di continuazione quando le circostanze sintomatiche esterne non risultino sufficientemente probanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Consigliere

Dott. GIRONI Emilio G. - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GO. AR. LU. FE. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 19/09/2007 GIP TRIBUNALE di TREVISO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BARDOVAGNI PAOLO;

lette conclusioni del P.G. Dr. Ciampoli L. (rigetto del ricorso).

OSSERVA

GO. AR. Lu. Fe. ricorre per cassazione avverso l'ordinanza in epigrafe, con la quale il giudice dell'esecuzione ha respinto l'istanza di applicazione della d…

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