Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38911 del 24 agosto 2018

ECLI:IT:CASS:2018:38911PEN

Massima

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Il soggetto che si sostituisce fraudolentemente ad altri, creando un falso profilo social a suo nome e utilizzandolo per diffamare la vittima, commette i reati di sostituzione di persona e diffamazione, essendo le condotte di diffamazione logicamente riconducibili all'autore del falso profilo, a prescindere dalla cessazione del rapporto personale con la vittima. Il giudice di merito, nel valutare l'attendibilità della persona offesa, può considerare le sue reazioni emotive e comportamentali come conseguenza della condotta persecutoria subita, senza che ciò incida negativamente sulla sua credibilità. Il giudice di legittimità non può riesaminare nel merito le valutazioni probatorie effettuate dal giudice di merito, essendo precluso il sindacato sulla adeguatezza e sulla logicità delle argomentazioni utilizzate, salvo che non emergano vizi logici o contraddizioni insanabili. Inoltre, il rigetto delle circostanze attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivato dal giudice di merito facendo riferimento agli elementi ritenuti decisivi, senza necessità di esaminare tutti i fattori favorevoli e sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto L.C.G. - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/11/2017 della CORTE APPELLO SEZ.DIST. di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PAOLA BORRELLI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), che si e' riportato al ricorso chiedendone l'accoglimento.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 6…

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