Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9407 del 7 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9407PEN

Massima

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Il delitto di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe si caratterizza per la presenza di un vincolo associativo tendenzialmente permanente o stabile, l'indeterminatezza del programma criminoso e l'esistenza di una struttura organizzativa, anche minima ma idonea a realizzare gli obiettivi illeciti. Tali elementi possono desumersi dalla ripartizione di compiti tra gli affiliati, da una organizzazione gerarchica, dall'utilizzo di competenze specialistiche per la preparazione di documenti falsi funzionali alle truffe, nonché dalla realizzazione di una pluralità di condotte delittuose con modalità standardizzate e protratte nel tempo. Il dolo del reato associativo è integrato dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente e in modo stabile al programma delinquenziale, desumibile dalla stessa realizzazione dell'attività illecita. Ai fini della valutazione del pericolo di reiterazione del reato, il requisito della "concretezza" richiede l'indicazione di elementi non meramente congetturali sulla base dei quali possa affermarsi che l'imputato, verificandosi l'occasione, possa facilmente commettere nuovi reati della stessa specie, mentre il requisito della "attualità" sussiste in relazione alla riconosciuta esistenza di potenziali occasioni prossime favorevoli alla commissione di ulteriori illeciti, onere motivazionale che non risulta adempiuto nel provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. TUTINELLI V. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1055/2015 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 13/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. VINCENZO TUTINELLI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Birritteri Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza in data 13 ottobre 2015, il Tribunale di Catanzaro, in funzione di giudice del riesame cautelare, ha confermato l'ordinanza del GIP presso il Tr…

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