Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 10788 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:10788SENT

Massima

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La pubblica amministrazione è tenuta a concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte, anche quando ritenga la domanda irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondata, non potendo rimanere inerte. Il principio di buona amministrazione e di collaborazione impone all'amministrazione di partecipare attivamente al procedimento, fornendo indicazioni al privato per consentirgli di comprendere le eventuali problematiche riscontrate e le modalità per superarle, senza che il privato sia onerato di dover autonomamente dedurre le soluzioni da sottoporre nuovamente all'amministrazione. Pertanto, in presenza di una formale istanza, l'amministrazione è tenuta a concludere il procedimento con un provvedimento espresso, indicando se la tipologia di intervento proposta dal privato è assentibile ovvero quale tipologia debba essere realizzata per il rispetto di tutte le norme rilevanti, e a rilasciare i connessi titoli abilitativi, senza poter rimanere inerte. Il mancato esercizio di tali potestà pubbliche legittima il privato a ottenere, in sede giurisdizionale, la declaratoria di illegittimità del silenzio e l'ordine all'amministrazione di provvedere entro un termine perentorio, con la possibilità di nomina di un commissario ad acta in caso di persistente inottemperanza.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/06/2023

N. 10788/2023 REG.PROV.COLL.

N. 13314/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 13314 del 2022, proposto da Domenico Molinaro, rappresentato e difeso dall'avvocato Gianfranco Di Meglio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Aurora Francesca Sitzia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per l'annullamento del silenzio serbato dall'Amministrazione Comunale sull'atto extragiudiziale di significazione, invito, diffida e di costituzione in mora ex art. 2 L. 241/90 notificato invano a Roma Capitale in data…

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