Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5978 del 9 febbraio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:5978PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle sue funzioni, priva illegittimamente della libertà personale un soggetto, pur ritenendolo coinvolto in un reato, integra il reato di arresto illegale di cui all'art. 606 c.p. e non il più grave reato di sequestro di persona commesso con abuso di poteri, di cui all'art. 605 c.p., comma 2, n. 2, qualora la condotta sia stata posta in essere nella convinzione di agire nell'adempimento di un dovere e nei limiti di un potere di coercizione disciplinato dalla legge, anche se tale convinzione risulti erronea. Tuttavia, l'omessa verbalizzazione di circostanze rilevanti, come l'ammanettamento della persona fermata, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico, di cui agli artt. 476 e 479 c.p., in quanto l'esatta rappresentazione di tali dati costituisce il contenuto ineludibile di un preciso obbligo incombente sul pubblico ufficiale, la cui omissione rende l'attestazione incompleta e contraria al vero. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato non può essere desunto esclusivamente dalla gravità del titolo di reato o dalle modalità della condotta, ma richiede la dimostrazione della persistenza di atteggiamenti sintomaticamente proclivi al delitto, attraverso elementi concreti e non meramente congetturali, rivelatori di una continuità ed effettività del pericolo di reiterazione, attualizzata al momento dell'adozione della misura.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta da:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Relatore

Dott. CIRILLO Pierangelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Sc.Fa., nato ad A il (omissis);
avverso l'ordinanza del 12 luglio 2023 del Tribunale di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal consigliere MICHELE CUOCO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, ALDO CENICCOLA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilità del ricorso;
udito l'avv. Ma.De., che, riportandosi alle memorie già depositate in cancelleria, insiste per l'accoglimento del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 12 luglio 2023, il Tribunale…

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