Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 1861 del 2013

ECLI:IT:TARMI:2013:1861SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo illegittimo, una volta annullato in autotutela dall'amministrazione, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, con conseguente dichiarazione di improcedibilità del ricorso. In tali casi, le spese processuali sono poste a carico dell'amministrazione resistente in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in quanto l'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato costituisce un riconoscimento implicito dell'illegittimità dello stesso. Il giudice amministrativo, pertanto, nel dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuta carenza di interesse, condanna l'amministrazione al pagamento delle spese processuali, in ragione dell'accertata fondatezza della pretesa del ricorrente, come desumibile dall'intervento in autotutela dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00533/2013
REG.RIC.

N. 01861/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00533/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 533 del 2013, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) di Vergada Franzetti, e ((omissis)) di Vergada Franzetti, con domicilio eletto presso il loro studio in Milano, ((omissis)), 34;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro pro tempore, Questura di Milano, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale dello Stato, domiciliata in Milano, Via Freguglia, 1;

per l'annullamento

del provvedimento del 20.11.2012 n.9658/2012 Imm. Id.804521 emesso dal Questore di Milano, notificato il 15.12…

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