Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 492 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:492SENT

Massima

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Il ricorso giurisdizionale diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse quando, successivamente all'impugnazione di un provvedimento amministrativo, il ricorrente ottiene comunque il risultato sperato, rendendo così inutile l'annullamento del provvedimento impugnato. In tali casi, il giudice amministrativo, pur dichiarando l'improcedibilità del ricorso, condanna l'amministrazione al pagamento delle spese di giudizio sostenute dal ricorrente, in applicazione del principio di soccombenza virtuale, in considerazione della legittimità originaria delle pretese fatte valere in giudizio. Il giudice, infatti, deve valutare la fondatezza della domanda proposta, anche quando il ricorso risulti improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, al fine di determinare equamente le spese di lite, tenendo conto della posizione sostanziale delle parti e dell'esito finale del giudizio.

Sentenza completa

N. 12881/2002
REG.RIC.

N. 00492/2013 REG.PROV.COLL.

N. 12881/2002 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 12881 del 2002, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Roma, via ((omissis)), 10/A;

contro

Ministero dell’Interno, Direzione Generale della Protezione Civile e Servizi Antincendio, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

del DM n. 2598/300 del 31.10.2001 con il quale il ricorrente è stato escluso dal concorso per l’ammissione di 10590 unità per l’anno 2001, nelle carriere iniziali delle Forze Armat…

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