Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5605 del 5 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5605PEN

Massima

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Il falso ideologico commesso mediante la formazione o alterazione di un atto privato, quale un preliminare di vendita o un contratto di locazione, integra il reato di cui all'art. 485 c.p. La responsabilità penale dell'autore del falso può essere accertata anche sulla base del semplice confronto visivo tra la firma ritenuta falsa e quella autentica, senza necessità di espletare una perizia calligrafica, qualora la diversità tra le sottoscrizioni risulti evidente. Tuttavia, il reato si estingue per prescrizione, ai sensi dell'art. 157 c.p., decorso il termine di sette anni e mezzo dalla sua commissione, in assenza di cause di sospensione. In tal caso, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione, anche d'ufficio, senza poter pronunciare una sentenza di assoluzione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazi - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 6096/2010 CORTE APPELLO di ROMA, del 08/05/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIA LAPALORCIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Izzo G. che ha concluso per annullamento senza rinvio per prescrizione;

udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. (OMISSIS) ricorre t…

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