Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19316 del 17 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19316PEN

Massima

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Il falso in attestazione sull'identità personale resa a pubblico ufficiale non integra il reato di cui all'art. 495 c.p. quando la discrasia tra le generalità effettive e quelle dichiarate sia dovuta a una mera variante del cognome, purché gli altri dati identificativi siano corretti, in quanto tale condotta non è idonea a trarre in inganno l'autorità pubblica sull'identità della persona. Il giudice, nel valutare la sussistenza del reato, deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, comprese quelle che possano giustificare o scusare la condotta dell'imputato, al fine di accertare se il fatto integri effettivamente gli estremi della fattispecie incriminatrice. La motivazione della sentenza di assoluzione, pur non essendo particolarmente diffusa, è comunque sufficiente a rendere conto delle ragioni per le quali il giudice ha ritenuto che la condotta dell'imputato non integrasse gli elementi costitutivi del reato contestato, in quanto la discrasia nei dati anagrafici era attribuibile a una mera variante del cognome e non a un intento di indurre in errore l'autorità pubblica sull'identità della persona.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. MOROSINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI VENEZIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2019 del TRIBUNALE DI VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIOVANNI FRANCOLINI;
letta la requisitoria scritta in data 14/12/2020 presentata ex Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, dal Sostituto Procuratore generale della Repub…

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