Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11047 del 15 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:11047PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, derivante da un disturbo di personalità schizoide con marcati tratti paranoidei, non esclude la responsabilità penale dell'imputato per il reato di omicidio volontario, ma ne attenua la capacità di intendere e di volere al momento del fatto, comportando una diminuzione della pena edittale. Tuttavia, il giudice di appello, nel riformare la sentenza assolutoria di primo grado fondata sulla totale incapacità di intendere e di volere, ha l'obbligo di rinnovare l'esame del consulente tecnico della difesa, precedentemente sentito in dibattimento, al fine di garantire il pieno contraddittorio tra gli esperti sulla valutazione della patologia psichiatrica e della sua incidenza sull'imputabilità dell'imputato. Inoltre, le dichiarazioni spontanee rese dall'imputato all'atto dell'arresto, in assenza di difensore, sono inutilizzabili ai fini della decisione, in quanto acquisite in violazione dell'art. 350, commi 5, 6 e 7, c.p.p. Pertanto, la sentenza di condanna deve essere annullata e il processo rinviato ad altra sezione della Corte di Assise di appello per un nuovo giudizio, nel quale sia garantito il contraddittorio tra i consulenti tecnici e non siano utilizzate le dichiarazioni rese dall'imputato in assenza di difensore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - Relatrice

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ca.St., nato a V (LU) il (Omissis)
avverso la sentenza del 04/07/2022 della CORTE ASSISE APPELLO di FIRENZE
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dalla Consigliera TERIESA LIUNI;
udita la Procuratrice generale, MARIA FRANCESCA LOY, la quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore dell'imputato, avv. LU. GI. VE., del foro di LUCCA, il quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso e l'annullamento dell'impugnata sentenza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza…

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