La controversia relativa alla decadenza dall'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica e al conseguente ordine di rilascio rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in quanto l'Amministrazione, in tale fase, non esercita più poteri autoritativi ma opera nell'ambito di un rapporto privatistico di locazione. Il giudice amministrativo, pertanto, deve declinare la propria giurisdizione, indicando il giudice ordinario come competente a conoscere della controversia, fatti salvi gli effetti processuali e sostanziali della domanda se il processo è riproposto innanzi al giudice indicato nel termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di declinatoria della giurisdizione. La massima giuridica si fonda sui seguenti principi: 1. Nelle controversie relative alla fase successiva al provvedimento di assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica, l'Amministrazione non esercita più poteri autoritativi ma opera nell'ambito di un rapporto privatistico di locazione. 2. Pertanto, tali controversie rientrano nella giurisdizione del giudice ordinario, e non in quella del giudice amministrativo. 3. Il giudice amministrativo, rilevato il difetto di giurisdizione, deve declinare la propria competenza, indicando il giudice ordinario come fornito di giurisdizione sulla controversia. 4. Gli effetti processuali e sostanziali della domanda sono fatti salvi se il processo è riproposto innanzi al giudice indicato nel termine perentorio di tre mesi dal passaggio in giudicato della pronuncia di declinatoria della giurisdizione. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.