Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 68 del 2019

ECLI:IT:TARCT:2019:68SENT

Massima

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Nei casi contemplati dall'art. 42-bis, primo e secondo comma, del D.P.R. n. 327/2001, in cui l'Amministrazione ha utilizzato per scopi di interesse pubblico un bene immobile modificato in assenza di un valido ed efficace provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilità, ovvero in forza di atto successivamente annullato in sede giurisdizionale da cui sia sorto il vincolo preordinato all'esproprio, ovvero di atto successivamente annullato in sede giurisdizionale che abbia dichiarato la pubblica utilità di un'opera, ovvero di decreto di esproprio successivamente annullato in sede giurisdizionale, ovvero di ritiro di uno di tali atti da parte dell'Amministrazione durante la pendenza di un giudizio per il loro annullamento, l'Amministrazione ha l'obbligo di attivare e concludere il procedimento relativo alla valutazione degli interessi in conflitto al fine di stabilire se procedere all'acquisizione autoritativa dell'immobile, ovvero alla sua restituzione secondo la disciplina civilistica. Tale valutazione amministrativa discrezionale è necessariamente prodromica rispetto alla concreta opzione fra acquisizione autoritativa e restituzione "civilistica" e deve essere obbligatoriamente compiuta dall'Amministrazione in tutti i casi in cui si verifichi una delle situazioni contemplate dal primo e dal secondo comma della disposizione indicata. L'alternativa provvedimentale che si pone per l'Amministrazione allorquando essa proceda alla preliminare valutazione degli interessi in conflitto non è esattamente quella fra acquisizione autoritativa e concreta restituzione dell'immobile, ma piuttosto quella fra acquisizione e non acquisizione del bene, in quanto la concreta restituzione rappresenta un semplice obbligo civilistico ed essa non costituisce espressione di una specifica volontà provvedimentale dell'autorità. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a provvedere sulla diffida del proprietario, attivando il procedimento di valutazione degli interessi in conflitto ai sensi dell'art. 42-bis, primo comma, del D.P.R. n. 327/2001, e a manifestare la propria decisione in merito all'acquisizione autoritativa del bene ovvero alla sua restituzione secondo la disciplina civilistica.

Sentenza completa

Pubblicato il 18/01/2019

N. 00068/2019 REG.PROV.COLL.

N. 00333/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 333 del 2015, proposto da:
((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e Mirabile Bartola, rappresentati e difesi dall'((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’Avv. ((omissis)) sito in Catania, al V.le XX Settembre n. 47/E;

contro

Provincia Regionale di Siracusa - oggi ((omissis)), in persona del legale rappresentante p.t.,;

per l'accertamento

dell’illegittima e incompleta espropriazione di terreni siti in Comune di Augusta nonché per la condanna all’adozione del provvedimento di acquisizione sanante di …

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