Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14319 del 13 aprile 2022

ECLI:IT:CASS:2022:14319PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare della custodia in carcere può essere revocato o sostituito con una misura meno afflittiva qualora vengano meno i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari che ne avevano giustificato l'adozione, anche in considerazione della durata della misura già eseguita. Tuttavia, il difetto di interesse sopravvenuto del ricorrente alla decisione del ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione della misura, a seguito della successiva revoca della stessa, comporta l'inammissibilità del ricorso, non essendo stata manifestata la volontà di ottenere una pronuncia utile ai fini dell'esercizio dell'azione per la riparazione da ingiusta detenzione. In tal caso, la dichiarazione di inammissibilità non comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali né dell'ammenda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
contro l'ordinanza del Tribunale di Torino del 7-12.10.2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
letta la requisitoria del PG che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 7-12.10.2021 il Tribunale di Torino ha respinto l'appello proposto nell'interesse di (OMISSIS) confermando il provvedimento del GIP di …

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