Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2488 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:2488SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, accertata l'inerzia dell'amministrazione nel dare esecuzione al giudicato formatosi sulla propria precedente pronuncia, può ordinare all'amministrazione inadempiente di provvedere entro un termine perentorio, nominando altresì un commissario ad acta per l'ipotesi di perdurante inottemperanza, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità dell'azione amministrativa. L'amministrazione è tenuta a dare piena e tempestiva esecuzione al giudicato, senza poter opporre ulteriori eccezioni o ritardi, in quanto il giudicato amministrativo ha efficacia vincolante e preclusiva, imponendo all'amministrazione l'obbligo di conformarsi alla statuizione del giudice. Il mancato adempimento del giudicato da parte dell'amministrazione, oltre a integrare un illecito, determina la responsabilità per danno erariale e l'eventuale configurazione di fattispecie penalmente rilevanti. Pertanto, il giudice amministrativo, nell'ambito dei poteri di esecuzione del giudicato, può adottare misure coercitive e sostitutive, anche di natura pecuniaria, al fine di assicurare l'ottemperanza dell'amministrazione e la piena attuazione della pronuncia giurisdizionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sezione Prima ter, composto dai Signori Magistrati:
((omissis)), est.
((omissis))
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 11233/2005 Reg. Gen., proposto da Soc. A.C.A.P.T. Nord Gargano a r.l., in persona del suo legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), presso lo studio del quale è elettivamente domiciliato in Roma, via Tacito n. 64 e dall'Avv. ((omissis))
CONTRO
la Regione Puglia, in persona del suo legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio ed il Ministero del Tesoro, in persona del suo legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato presso la cui sede domicilia ex lege
per l'esecuzione
del giudicato formatosi sulla sentenza del T.A.R. del Lazio, sezione Prima ter, n. 254 del 25 febbraio 1992, confermata con decisio…

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