Cassazione penale Sez. III sentenza n. 23309 del 6 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23309PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive con prescrizione di comparizione personale in occasione degli incontri di calcio, adottato dal Questore ai sensi della L. n. 401 del 1989, art. 6, comma 2, costituisce una misura di prevenzione idonea ad incidere sulla libertà personale del soggetto destinatario, rientrando pertanto a pieno titolo nelle previsioni dell'art. 13 Cost. Il controllo di legalità demandato al giudice della convalida deve pertanto svilupparsi in un esame pieno e completo della sussistenza di tutti i presupposti legittimanti l'adozione del provvedimento da parte dell'autorità amministrativa, compresi quelli imposti dalla natura di misura di prevenzione, quali la sussistenza di ragioni di necessità ed urgenza, la pericolosità concreta ed attuale del soggetto, l'attribuibilità a quest'ultimo delle condotte addebitate e la loro riconducibilità alle ipotesi previste dalla norma. Il giudice della convalida deve altresì valutare la congruità della durata della misura, potendo, ove la ritenga eccessiva, ridurla. La motivazione del provvedimento di convalida deve dare conto in modo esplicito di tale percorso argomentativo, non potendosi risolvere in una mera recezione acritica del provvedimento amministrativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/02/2014 del Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Giuseppe Riccardi;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale D'AMBROSIO Vito, che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza depositata il 14 febbraio 2014 il Giu…

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