Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3818 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:3818SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il provvedimento comunale di diffida alla sospensione dei lavori e alla demolizione di opere edilizie realizzate senza concessione può essere annullato qualora risulti che, nelle more del giudizio, siano state presentate istanze di condono edilizio da parte del proprietario originario o di soggetti aventi causa, in quanto la pendenza del procedimento di sanatoria rende l'interesse all'annullamento del provvedimento sanzionatorio privo di attualità, essendo l'esito di tale procedimento destinato a incidere sulla legittimità o meno delle opere realizzate. Pertanto, il giudice amministrativo, prima di pronunciarsi nel merito, deve acquisire elementi istruttori circa la presentazione di eventuali istanze di condono da parte di tutti i soggetti interessati, nonché sulla situazione giuridica e di fatto dell'immobile, al fine di verificare la sussistenza dell'interesse all'annullamento del provvedimento impugnato. Inoltre, il giudice deve disporre l'integrazione del contraddittorio nei confronti di tutti i soggetti che risultino avere assunto la posizione di controinteressati in relazione all'immobile oggetto del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

N. 17467/1994
REG.RIC.

N. 03818/2011 REG.PROV.COLL.

N. 17467/1994 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA NON DEFINITIVA

sul ricorso RG n. 17467 del 1994, proposto da:
ATTANASIO Fabrizio, ora FALLIMENTO Attanasio Fabrizio, in persona del Curatore p.t. (dott. Claudio Santilli, giusta sentenza dichiarativa di fallimento del Tribunale di Roma n. 1044 del 3.11.2004), rappresentato e difeso dall'avv. Stefano Traldi, con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Roma, via Dardanelli, 37;

contro

il COMUNE di ROMA, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Graziosi, elettivamente domiciliato presso gli Uffici dell’Avvocatura comunale in Roma, via Tempio di Giove, 21;

e con l'intervento di

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