Cassazione penale Sez. III sentenza n. 4531 del 29 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:4531PEN

Massima

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Il medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, che abusi della propria qualità di incaricato di pubblico servizio per compiere atti sessuali nei confronti di pazienti durante le visite ginecologiche, commette il reato di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. Tale condotta integra un abuso della posizione di autorevolezza e fiducia rivestita dal medico nei confronti del paziente, il quale si trova in una condizione di soggezione psicologica e di difficoltà a opporsi agli atti sessuali imposti. La valutazione della rilevanza penale della condotta del medico deve essere effettuata in modo articolato, distinguendo gli atti rientranti nell'ambito della normale pratica medica da quelli che, per le modalità e il contesto in cui sono compiuti, assumono inequivocabilmente carattere sessuale e non possono essere giustificati dalla finalità terapeutica. Anche il tentativo di approccio intimo del medico, come il contatto del suo pene eccitato con le parti intime della paziente, pur non essendo pienamente provato, può integrare il reato di violenza sessuale qualora emerga un abuso della posizione di autorità e fiducia del medico. Inoltre, il medico che, con violenza, costringa la paziente a trattenersi nel suo studio contro la propria volontà, commette il reato di violenza privata di cui all'art. 610 c.p. La valutazione della prova deve essere effettuata dal giudice di merito con particolare scrupolo, senza che la parziale svalutazione di alcuni elementi della narrazione della parte offesa possa essere letta come contraddittorietà della motivazione, quando il giudice abbia comunque individuato specifici atti sessuali inequivocabili compiuti dal medico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LUPO Ernesto - Presidente

Dott. GRASSI Aldo - Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ca. Gi. Et., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza del 16 marzo 2006 della Corte d'appello di Catanzaro;

Udita la relazione fatta in pubblica udienza dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udito il P.M., in persona del S. Procuratore Generale Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito l'avv. ((omissis)) per l'imputato che ha concluso per il rigetto del ricorso.

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