Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12211 del 16 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12211PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non richiede la stessa valutazione probatoria richiesta per il giudizio di merito, essendo sufficiente qualunque elemento idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. Il tribunale del riesame, nel valutare la gravità indiziaria, può discostarsi dalla valutazione del giudice per le indagini preliminari, purché dia conto in modo congruo e logico delle ragioni per le quali ritiene sussistenti i gravi indizi, senza che la Corte di Cassazione possa riesaminare nel merito gli elementi fattuali posti a fondamento di tale valutazione. Inoltre, ai fini della sussistenza delle esigenze cautelari, il pericolo di reiterazione del reato può essere desunto anche dalla circostanza che il tentativo di recupero del credito illecitamente ottenuto sia ancora in corso, essendo necessaria una misura cautelare che impedisca il completamento del reato, a prescindere dalla circostanza che le società riconducibili agli indagati abbiano oggetti sociali incompatibili con il contratto di finanziamento oggetto della truffa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 05/12/2017 del TRIB. LIBERTA' di ROMA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. COSCIONI GIUSEPPE;
sentite le conclusioni del P.G. Dott.ssa MIGNOLO OLGA, che ha chiesto rigettarsi il ricorso;
sentite le conclusioni del difensore Avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso e dei motivi aggiunti.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 5 dicembre 2017, il Tribunale di Rom…

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