Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2785 del 21 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2785PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione si configura quando l'amministratore di una società fallita ha distratto beni facenti parte del patrimonio sociale, senza dover dimostrare il nesso causale tra la condotta distrattiva e il successivo fallimento. Infatti, una volta intervenuta la dichiarazione di fallimento, ogni atto di distrazione assume rilevanza penale in quanto, avendo arrecato la corrispondente diminuzione del patrimonio destinato alla garanzia dei creditori, si è tradotto ipso facto in un immediato pregiudizio per le ragioni di costoro. Pertanto, ai fini della sussistenza del reato, non è necessario accertare il nesso eziologico tra la condotta distrattiva e il dissesto economico dell'impresa, essendo sufficiente che l'atto di disposizione abbia determinato una diminuzione del patrimonio sociale. Inoltre, il reato di bancarotta fraudolenta documentale si configura quando l'amministratore di una società fallita ha tenuto una contabilità sostanzialmente inattendibile, tale da non permettere la ricostruzione della reale situazione economica e patrimoniale della società, indipendentemente dalla prova del nesso di causalità tra tale condotta e il fallimento. Infine, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, il giudice deve tenere conto dei precedenti specifici dell'imputato, nonché delle concrete modalità e circostanze del fatto, senza che assuma rilievo determinante la messa a disposizione del proprio patrimonio personale a favore della massa dei creditori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1403/2004 CORTE APPELLO di ANCONA, del 11/04/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. PINELLI M., che ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito altresi' per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha …

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