Cassazione penale Sez. I sentenza n. 45342 del 10 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45342PEN

Massima

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Il concorso nel reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura quando l'agente, anche in qualità di mediatore, svolge un ruolo attivo nell'individuare e coinvolgere cittadini italiani disposti a celebrare, dietro compenso, matrimoni simulati con cittadini di Stati non appartenenti all'Unione Europea al fine di far conseguire loro il titolo di soggiorno in Italia. La responsabilità penale può essere desunta da un complesso di elementi probatori, tra cui intercettazioni telefoniche, ammissioni di concorrenti e altri riscontri, che dimostrino in modo logico e coerente il contributo causale dell'imputato nell'attività illecita, anche laddove non sia possibile individuare con certezza assoluta la sua partecipazione in singole conversazioni. L'elemento oggettivo del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina non è escluso dalla circostanza che il cittadino straniero si trovasse già regolarmente sul territorio nazionale al momento del fatto, atteso che l'illecito consiste nell'agevolazione dell'ottenimento del titolo di soggiorno, a prescindere dalla pregressa posizione giuridica dello straniero. Parimenti, il reato di falsità ideologica in atto pubblico può configurarsi anche in relazione a documenti prodotti al consolato, senza che sia necessario individuare con precisione di quale documento si tratti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIANI Vincenzo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F.A. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di appello di Bari in data 20/09/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Carlo Renoldi;
letta la requisitoria scritta presentata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale, Lidia Giorgio, ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
lette le conclusioni scritte…

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